QUARESIMA 2021!

  • 13/02/2021
  • Don Gabriele

QUARESIMA 2021!

Cari fedeli, il 17 febbraio, mercoledì delle ceneri, inizierà la Quaresima. La prima cosa da fare è sgombrare il campo dagli equivoci. Non si tratta, infatti, di una cosa “vecchia” ma “nuova”. La Quaresima 2021 è una realtà inedita e unica: non c’è mai stata nella storia e non si ripeterà più, esattamente come non c’è mai stato il 2021 nella vita di ciascuno di noi e non ci sarà mai più. Finché abbiamo il tempo, approfittiamo del tempo. Primo punto, dunque: fare tesoro di questo tempo che il Signore ci offre, scacciando l’abitudine, la noia e la stanchezza. La Quaresima è il tempo in cui il Signore cura le nostre ferite. Ognuno di noi è segnato nell’animo (e spesso anche nel corpo): ci sono disordini, malesseri, depressioni, stanchezze, chiusure, cattiverie, egoismi, pigrizie, punti di orgoglio, amarezze, peccati grandi. Il Signore ci invita a ritornare a Lui, ad aprirgli il nostro cuore, a scoprire le nostre ferite, affinché le possa risanare con la sua Parola, coi suoi Sacramenti, con la Penitenza. Secondo punto, dunque: aprire il cuore, o, come dice la Bibbia: “gridare al Signore”. La Quaresima è tempo di umiltà. Inizia con le ceneri, infatti. Abbiamo tanto bisogno di uno sguardo vero su di noi, che tolga i veli dell’ipocrisia, dell’arroganza, del pregiudizio. Terzo punto: denudarci dinanzi al Signore, permettere che Egli ci faccia vedere come siamo realmente, per poter cambiare la nostra mentalità, ricostruire il pensiero secondo la “forma di Cristo”. La Quaresima è annuncio e pratica di uno stile di vita alternativo: Dio sommamente amato e gli altri non come “inferno” (Sartre), ma come epifania di Gesù (“Ogni volta che avete fatto questo / o non avete fatto questo a uno di questi piccoli, l’avete fatto/non l’avete fatto a me”). In ciò la Quaresima si qualifica davvero come profetica, perché ci spinge a scommettere ancora sulla fede, non si accontenta di “tirare a campare”, ci spinge fuori da noi stessi, ci sprona ad essere diversi, non per il gusto di esserlo, ma perché abbiamo incontrato il Signore che ci ha dato una luce differente per illuminare la nostra vita e le nostre scelte. Quarto punto: accettare di essere umilmente profeti che dicono e testimoniano che si può vivere in modo diverso, recuperando così un orizzonte di senso che sembra essersi smarrito in tanti. La Quaresima è il tempo in cui si fanno nostri ancora di più i sentimenti di Gesù, ci si mette alla sua scuola per arrivare alla sera del giovedì santo, al venerdì santo e alla notte della veglia pasquale pronti a “fare Pasqua con Lui”, immersi cioè in ciò che lo ha spinto ad amare fino alla fine fidandosi del Padre.

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