Omelia del Parroco al Carmelo di Lodi durante l'Ufficio delle Letture nella vigilia della solennità della Madonna del Carmelo 15 luglio 2023

  • 25/07/2023
  • Don Gabriele

La solennità della Madonna del Carmelo cade quest’anno nel percorso che la nostra diocesi sta compiendo verso il Congresso Eucaristico Diocesano, che culminerà nella “statio” del 30 settembre.

Questo fatto ci induce ad interrogarci circa il rapporto tra Maria e l’Eucaristia. Si tratta di riflessioni sulle quali spesso ci siamo soffermati. C’è una domanda alla quale tuttavia diamo una risposta che nasce più dalla devozione che dai testi della Sacra Scrittura che, come sappiamo, sono norma della fede: “Maria ha partecipato all’Eucaristia sì o no? Ci verrebbe da rispondere: “Certamente”, ma se ci si chiedesse in base a quale dato della Scrittura possiamo sostenerlo forse ci troveremmo in imbarazzo. In questi giorni, allo scopo di preparare questa breve meditazione, mi sono imbattuto in uno studio di un autore che trattava di “Maria nella comunità delle origini che celebra l’Eucaristia”. Questo autore approfondisce in modo convincente il primo dei cd. “sommari” contenuti negli Atti degli Apostoli: Tutti questi (cioè gli apostoli, ndr) perseveravano concordi nella preghiera, con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli di lui.» (At 1, 14). L’autore collega questo primo sommario – che ci descrive ciò che è capitato sulla dopo l’Ascensione di Gesù al cielo - con gli altri sommari degli Atti, in modo particolare il sommario che troviamo nel capito secondo, laddove si legge: “Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere” (Atti 2,42). Giustamente l’autore fa notare che laddove si parla di preghiera negli Atti da essa non può essere esclusa l’Eucaristia, cioè “lo spezzare il pane”, che fin dagli inizi della vita della Chiesa ha contraddistinto la vita dei discepoli, che non hanno mai rinunciato ad esso, soffrendo anche il martirio. Benedetto XVI, prima ancora di diventare Papa, faceva notare che la celebrazione dell’Eucaristia nel giorno del Signore, in un contesto dove culturalmente la società era strutturalmente costruita sul sabato ebraico, costituiva una sfida così grande che solo un evento straordinario come quello della risurrezione di Gesù e le apparizioni avvenute appunto in quel giorno, il primo dopo il sabato, poteva giustificare. E così la domenica con l’Eucaristia, nella sua permanenza millenaria, è un annuncio costante della risurrezione del Signore. Ma torniamo a Maria: in base dunque alla lettura complessiva e coordinata dei due citati “sommari” degli Atti degli Apostoli, soprattutto del concetto di “preghiera” in essi utilizzato, pensiamo di poter affermare che Maria ha partecipato alla celebrazione dell’Eucaristia nella Chiesa nascente. E così abbiamo una conferma scritturistica dell’intuizione credente dei fedeli. Non solo, il brano citato, ci descrive anche in maniera sintetica la Chiesa stessa: gli apostoli, alcune donne, i fratelli di lui, cioè di Gesù. Tutti costoro sono come edificati intorno ad un doppio culmine: la preghiera, tra cui lo spezzare il pane, cioè l’Eucaristia, e “Maria la Madre di Gesù”. Là dove c’è la Chiesa – che qui viene descritta con pochissime parole, ossia gli apostoli, alcune donne e i discepoli (i fratelli di lui), c’è la Madre di Gesù. Così ci viene detto che dove c’è la Chiesa c’è Maria, anzi, non può esserci davvero Chiesa senza Maria. E possiamo dunque anche spingerci un po’ in là, basandoci sempre su questo testo della Scrittura: là dove la Chiesa prega e spezza il pane, cioè celebra l’Eucaristia, Maria è presente.

Quale fiduciosa speranza genera nel nostro cuore la consapevolezza che Maria è sempre presente là dove c’è la Chiesa che celebra l’Eucaristia non si fa fatica a pensarlo, soprattutto in questi tempi. Per questo la Figlia di Sion – che è Maria, ma anche l'umanità redenta e nobilitata dal sangue di Cristo, cioè la Chiesa - non smarrisce mai la letizia, la speranza, la certezza della sua fortuna, perché sa di avere «nelle sue viscere il Salvatore potente» (cf Sof 3,14-17), il «Dio con noi» (cf. Is 8,8. 10), il Salvatore e Re dell'universo (cf Ap 1,5-6).

L’esperienza che Maria ha fatto portando nel suo seno il Redentore l’ha fatta anche ogni volta in cui partecipava all’Eucaristia. Per questo è maestra della Chiesa anche nel modo di celebrare, accogliere e vivere il dono eucaristico.

A lei affidiamo la nostra Chiesa in cammino verso il Congresso Eucaristico, affidiamo questa comunità monastica perché sperimenti nel profondo della sua vita le stesse risonanze spirituali di Maria, attirando così altre vocazioni alla vita contemplativa, affidiamo tutti coloro che alla Madonna del Carmelo guardano come a stella – secondo l’invocazione di S. Bernardo – e la invocano come Madre.

Ultime News

20/04/2024

“SPADE SARANNO SGUAINATE PER DIMOSTRARE CHE LE FOGLIE SONO VERDI IN ESTATE”

13/04/2024

IO CREDO RISORGERO’

01/04/2024

Omelia del Parroco durante la solenne veglia pasquale

30/03/2024

Omelia del Parroco durante la Messa della Cena del Signore