RIPRENDE LA CATECHESI!

  • 01/10/2016
  • Don Gabriele

RIPRENDE LA CATECHESI!

Con la festa della Madonna del Rosario, il 2 ottobre, riprende l’itinerario di catechesi di tutti i gruppi: dai bambini fino agli adulti. Chiediamoci allora, quali sono i compiti fondamentali della catechesi? Li possiamo riassumere nei seguenti: aiutare a conoscere, celebrare, vivere e contemplare il mistero di Cristo. Più dettagliatamente: a) Favorire la conoscenza della fede. Colui che ha incontrato Cristo desidera conoscerlo il più possibile, come pure desidera conoscere il disegno del Padre che egli rivelò. La conoscenza dei contenuti della fede (la cosiddetta fides quae) è richiesta dalla adesione alla fede (la cosiddetta fides qua). Già nell'ordine umano, l'amore per una persona porta a volerla conoscere sempre di più. La catechesi deve condurre, pertanto, a comprendere progressivamente tutta la verità del progetto divino, introducendo i discepoli di Gesù Cristo nella conoscenza della Tradizione e della Scrittura, la quale è la «scienza sublime di Cristo » (Fil 3,8). L'approfondimento nella conoscenza della fede illumina cristianamente l'esistenza umana, alimenta la vita di fede e abilita altresì a rendere ragione di essa nel mondo. La consegna del simbolo (cioè del Credo), compendio della Scrittura e della fede della Chiesa, esprime la realizzazione di questo compito. b) L'educazione liturgica. Infatti, come dice il Concilio, Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, in modo speciale nelle azioni liturgiche. La comunione con Gesù Cristo conduce a celebrare la sua presenza salvifica nei sacramenti e, particolarmente, nell’Eucaristia. La Chiesa desidera ardentemente che tutti i fedeli cristiani siano condotti a quella partecipazione piena, consapevole e attiva che esigono la natura della liturgia medesima e la dignità del loro sacerdozio battesimale. Per questo, la catechesi, oltre a favorire la conoscenza del significato della liturgia e dei sacramenti, deve educare i discepoli di Gesù Cristo all'orazione, al ringraziamento, alla penitenza, alla domanda fiduciosa, al senso comunitario, al linguaggio simbolico..., poiché tutto ciò è necessario affinché vi sia una vera vita liturgica. c) La formazione morale. La conversione a Gesù Cristo implica il camminare al suo seguito. La catechesi deve, pertanto, trasmettere ai discepoli gli atteggiamenti propri del Maestro. Questi intraprendono così un cammino di trasformazione interiore, nel quale, partecipando al mistero pasquale del Signore, passano dall'uomo vecchio all'uomo nuovo in Cristo. Il Discorso della Montagna, nel quale Gesù riprende il decalogo e gli imprime lo spirito delle beatitudini, è un riferimento indispensabile nella formazione morale, oggi tanto necessaria. L'evangelizzazione, che comporta anche l'annuncio e la proposta morale, diffonde tutta la sua forza interpellante quando, unitamente alla parola annunciata, sa offrire anche la parola vissuta. Questa testimonianza morale, alla quale la catechesi prepara, deve saper mostrare le conseguenze sociali delle esigenze evangeliche. d) Insegnare a pregare. La comunione con Gesù Cristo conduce i discepoli ad assumere l'atteggiamento orante e contemplativo che ebbe il Maestro. Imparare a pregare con Gesù è pregare con i medesimi sentimenti con i quali Egli si rivolgeva al Padre: l'adorazione, la lode, il ringraziamento, la confidenza filiale, la supplica, l'ammirazione per la sua gloria. Questi sentimenti si riflettono nel Padre Nostro, la preghiera che Gesù insegnò ai discepoli e che è modello di ogni preghiera cristiana. La consegna del Padre Nostro, sintesi di tutto il Vangelo, è, pertanto, vera espressione della realizzazione di questo compito. Quando la catechesi è permeata da un clima di preghiera, l'apprendimento di tutta la vita cristiana raggiunge la sua profondità.

Buon anno catechistico a tutti!

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