IL “FREMITO” DELLA PASQUA DI RESURREZIONE
IL “FREMITO” DELLA PASQUA DI RESURREZIONE
Cari fratelli e sorelle, la Pasqua porta in sé un “fremito” che dobbiamo riconoscere. Il tempo che ci è dato da vivere è come “un sabato santo”. Il sabato santo è un giorno molto simile al tempo in cui una donna sta per partorire. Sente che da lei sta nascendo una vita nuova, ma per il momento la vive solo nella speranza, deve passare, infatti, attraverso il parto per poter dare alla luce un figlio e per ritrovare ella pure una vita meno impegnativa di quella del periodo della gravidanza. Eppure i segni di una vita nuova, che sta per sbocciare, la donna li avverte tutti, anche se non li vede ancora. Certo, quella che ho riferito è un’immagine, ma si presta a descrivere il nostro tempo personale e il tempo del mondo. Siamo nel sabato santo, ma già avvertiamo il fremito della Pasqua. Come la donna di cui ho detto, portiamo dentro di noi la vita, anche se non la vediamo ancora, seppure l’intuiamo. Che cosa è che fa la differenza tra quanti avvertono questo “fremito” e quanti non lo sentono? La fede. Sì, la fede. Essa, come ho già detto infinite volte, è “una porta”, che ci immette nel mondo di Dio, grazie alla quale, anche se ancora nella condizione mortale, abbiamo già qualche cosa di ciò che vivremo nella pienezza. Un “fremito” dunque, simile a quello che chiamiamo “la pelle d’oca”. E questo “fremito” noi lo avvertiamo soprattutto nella Liturgia, che ci fa rivivere la Pasqua, ce la fa celebrare, cioè “collegare” con la nostra vita, ce ne fa fare l’esperienza, lasciandoci tirare dentro ciò che si celebra. Per gustare ci vuole però un tirocinio, ci vuole, cioè, un’educazione del modo di ragionare, un’educazione degli affetti, un’attenzione alle scelte. Penso, in modo particolare, ai genitori e agli educatori: come possono fare percepire questo “fremito” ai loro figli, a quanti sono affidati alle loro cure? Credo che ciò avvenga soprattutto nella testimonianza: mostrare, con sincerità, che questo “fremito” ci ha preso ed è un “fremito” buono, un annuncio e una promessa di vita buona, un pegno di ciò che ci aspetta, un sorso di acqua fresca e uno spazio di riposo nel duro lavoro di trasformare il mondo secondo il Vangelo. Un “fremito” …
Buona Pasqua, cari fratelli e sorelle!